Lo scorso 20 aprile 2008 si chiuso a Paestum il Terzo Salone della Mozzarella di Bufala Campana. Anche quest’anno sono i numeri a confermare il successo crescente dell’evento dedicato all’oro bianco della Campania e agli altri prodotti tipici ade in Italy. I visitatori sono stati circa 15 mila, oltre 500 persone hanno partecipato alle degustazioni guidate a numero chiuso organizzate in collaborazione con l’Ais, l’Onaf e l’Enoteca provinciale di Salerno. Circa 5000 i tranci di pizza consumati presso gli stand di Pizza Cilentana e di pizza alla mozzarella di bufala campana “Qui Pizza”, oltre 1000 i chili di bocconcini assaggiati dai visitatori direttamente presso gli stand, 5000 le degustazioni di prodotti tipici.
“Quest’anno la manifestazione è stata organizzata dalla Federazione Nazionale Giovani di Unimpresa, che ho l’onore di presiedere – ha dichiarato il Direttore del Salone, Donato Ciociola (nella foto), - una scelta che ha contribuito a rafforzare la diffusione del messaggio di qualità della mozzarella di bufala campana e di tutto l’agroalimentare campano, attraverso il coinvolgimento di tutte le sedi territoriali di Unimpresa localizzate nell’intera penisola, e che ha posto le basi per una importate azione nel campo della lotta alla contraffazione di questo prodotto d’eccellenza. Ed infatti, attraverso la firma a Paestum del protocollo tra il presidente di Unimpresa Paolo Longobardi e l’Alto Commissario Governativo per le contraffazioni Giovanni Kessler, Unimpresa collaborerà con i produttori caseari ai fini di monitorare il comparto per trasmettere le informazioni all’autorità governativa affinché si possano combattere i casi di contraffazione e concorrenza sleale, fenomeno diffuso soprattutto all’estero.
Questa edizione del “Salone della Mozzarella” è stata più importante delle precedenti anche perché ha rappresentato l’occasione per fare definitivamente chiarezza sulle qualità certificate di un prodotto e per risollevare un comparto messo in ginocchio dall’emergenza diossina.
L’eco avuta attraverso i media nazionali ed internazionali è servita per ridare ottimismo agli operatori della filiera bufalina e di tutto l’agroalimentare campano. Ha trasmesso ai consumatori italiani e stranieri un segnale di ritorno alla normalità, che però deve essere alimentato nei prossimi mesi. Occorre investire concretamente e non a parole in manifestazioni come questa e in altre azioni ad alto impatto comunicativo per ricollocare un prodotto di eccellenza ed un territorio fino a qualche mese fa tanto apprezzati nel mondo.
L'esito negativo della seconda fase di controlli antidiossina sul latte di bufala ha certamente messo fine al processo mediatico cui è stata costretta la mozzarella di Bufala Campana DOP. I produttori avvisano i primi segnali di ripresa, visto che le richieste dall'estero e dal nord Italia sono tornate ai livelli di un anno fa. Dal Governo e dall'Unione europea, a favore delle imprese colpite dall'allarme diossina dovrebbero arrivare risarcimenti per circa 20 milioni di euro. Ma la crisi delle aziende casearie non è scongiurata del tutto, perché se il Governo dovesse tardare con i risarcimenti e se non mette subito in moto una massiccia campagna che rilanci la mozzarella di bufala campana, si rischia di andare incontro ad una nuova crisi immediatamente dopo la stagione estiva.
Nel nostro piccolo continueremo con l’ azione di rilancio del prodotto con un progetto chiamato “Le strade della Mozzarella”. Si tratta di un itinerario turistico, unico nel suo genere, per la valorizzazione delle produzioni caseare e delle altre tipicità locali, che si snoda tra la Piana del Sele ed il Parco Nazionale del Cilento, a sud della Provincia di Salerno. Esso mette a disposizione dei visitatori tutti i servizi di ospitalità e di transfer, fornendo esperienze enogastronomiche uniche, alla scoperta di tradizioni contadine e di una cucina capace di esprimere sapori casalinghi e materie prime d’eccellenza. L’obiettivo è quello di sviluppare intorno alla mozzarella un percorso all’interno dei territori di produzione che, oltre ad esaltare le peculiarità enogastronomiche, possa fornire spunti interessanti per vivere il territorio nella complessità dei suoi elementi umani, culturali, storici ed archeologici.
Il calendario prevede, durante l’anno, alcuni week-end in cui i visitatori potranno conoscere i luoghi del “formaggio” DOP. Le aziende caseare che fanno capo al Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana apriranno le porte dei loro laboratori, i mastri casari mostreranno le fasi e i segreti della produzione della mozzarella di bufala. Sarà illustrato tutto il ciclo di lavorazione, assistendo alle fasi della filatura della pasta e della mozzatura manuale. Nella stessa sede si spiegheranno tutte le caratteristiche del formaggio, le proprietà nutrizionali, le modalità di conservazione e come riconoscerlo in commercio. Inoltre si potranno assaggiare piatti a base di Mozzarella di Bufala Campana e degli altri derivati del latte bufalino.
Il percorso tematico prevede anche un itinerario specifico chiamato “Le strade delle bufale”, che prevede la visita nelle storiche bufalare e presso le aziende agricole dove saranno illustrate tutte le caratteristiche dell’allevamento della bufala di razza mediterranea, soffermandosi sulla alimentazione somministrata al bestiame. Un percorso dunque che servirà a far avvicinare consumatori e produttori, per trasmettere la cultura della qualità alimentare attraverso visite guidate, assaggi dei prodotti tipici, momenti didattici e di animazione enogastronomia”.