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Anche per la ricotta di bufala campana è in arrivo il marchio Dop
Presto anche la ricotta di bufala campana potrà fregiarsi del marchio dop. La proposta di disciplinare di produzione è stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ora si attende il completamento dell’istruttoria nazionale, curata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Dovranno, infatti esprimersi sulla proposta i competenti uffici tecnici della Commissione Europea. Dalla pubblicazione sono previsti 30 giorni per eventuali osservazioni o contestazioni su base nazionale. Poi il ministero potrà autorizzare la protezione transitoria nazionale che consentirà alle imprese produttrici di certificare il prodotto con la denominazione registrata. La Dop della Ricotta di Bufala Campana è stata richiesta da un nutrito gruppo di caseifici e allevatori già produttori della Mozzarella di bufala. L’area di produzione è coincidente con la zona di produzione della Dop della Mozzarella ed è quasi esclusivamente in provincia di Salerno. Nel frattempo il Ministero sta per terminare l’istruttoria anche per il terzo prodotto della filiera bufalina, e cioè la proposta di riconoscimento della denominazione “carne di Bufalo Campana”. Per ottenere il marchio comunitario i caseifici dovranno utilizzare esclusivamente il siero dolce proveniente dalla lavorazione della mozzarella di bufala campana Dop. Il siero, poi, dovrà essere trasformato entro le 24 ore dalla sua estrazione. E’ ammessa l’aggiunta di latte di bufala durante la trasformazione del siero in ricotta, purché proveniente dall’area Dop. Il confezionamento in area di produzione sarà obbligatorio. La ricotta di Bufala Campana va ad aggiungersi ad altre denominazioni campane. Ad oggi, sono 14 i marchi Igp-Dop riconosciuti dalla Ue e 9 quelli che hanno ottenuto per ora la protezione transitoria nazionale e in via di registrazione a Bruxelles, mentre altri 17 sono in fase di istruttoria ministeriale.
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